César Manrique e la sua Lanzarote
Visita la Fondazione César Manrique a Lanzarote, la casa Manrique, il museo Manrique e altre opere dell'artista di Lanzarote
Celebra il centenario della nascita del grande artista CĂ©sar Manrique di Lanzarote tra le principali opere che ha lasciato sullâisola.
Il 24 aprile 2019 CĂ©sar Manrique (Lanzarote) avrebbe compiuto 100 anni. Unâintera vita consacrata allâarte, alla materia come protagonista principale delle sue composizioni, alla ricerca dellâarmonia e dellâequilibrio tra uomo, natura e architettura, plasmato in una specie di naturalismo non realista che non nasceva dalla copia della natura, ma dalla sua comprensione emotiva. Conoscere questo eclettico artista di Lanzarote, significa, infatti, conoscere una figura cosĂŹ poliedrica da non riuscire a definire in una sola parola: fu architetto, scultore, pittore, paesaggista, disegnatore urbanistico, attivista e pioniere dellâecologia; persona curiosa e sperimentatrice che versava tutta lâimmaginazione e lâideologia estetica nel suo progetto piĂč personale e ambizioso: la sua patria natale, lâisola di Lanzarote. âPer me, era il luogo piĂč bello della Terra. E mi resi conto che, se fossero stati capaci di vederlo attraverso i miei occhi, allora lâavrebbero pensata come meâ. Ecco cosâĂš Lanzarote: unâisola canaria modellata da un artista, usata come una tela su cui plasmare le proprie idee artistiche e difendere i valori ambientali. La sua opera Ăš una vera e propria dichiarazione di amore verso una terra che ama e lo appassiona.
CĂ©sar Manrique e Lanzarote: un legame artistico e dâamore
Il grande merito dellâarte di Manrique a Lanzarote Ăš stato quello di aver riqualificato diverse zone dellâisola sperimentando con le proprie abilitĂ e con i materiali a disposizione per creare opere architettoniche sempre in perfetta armonia con la natura brulla, vulcanica e potente della sua isola, basandosi su un nuovo pensiero estetico che denominĂČ Arte-Natura/Natura-Arte. Con le sue opere sparse per lâisola, presenti anche su altre isole fortunate come La Gomera, El Hierro, Fuerteventura e Tenerife, da belvederi e giardini a centri culturali, da rotonde e monumenti a interventi sulla costa, ha dimostrato che l'uomo e la natura possono convivere. I suoi lavori risaltano le qualitĂ del paesaggio e delle bellezze naturali dellâisola, promuovendo un dialogo tra i valori architettonici della tradizione locale e le concezioni moderne, che hanno dato vita a un nuovo aspetto e alla proiezione internazionale della stessa, inserendosi nel contesto della trasformazione paesaggistica e dellâadattamento di Lanzarote allâeconomia del turismo.
Cosa vedere a Lanzarote: casa di Manrique e le opere dâarte dellâeclettico artista canario
Visitare Lanzarote sulle orme di CĂ©sar Manrique (Lanzarote) non significa soltanto conoscere le principali opere che il maestro ha lasciato sull'isola, ma anche la sua influenza nella mentalitĂ degli abitanti e di tutti i canari e la sua straordinaria visione della relazione tra natura e uomo che pervade molti angoli dellâisola.
Los Jameos del Agua: sono una serie di grotte vulcaniche al cui interno un lago naturale, rimane leggermente illuminato dal sole ed Ăš la dimora di una specie di granchio albino unico al mondo. Ă stato il primo Centro dâArte, Cultura e Turismo a Lanzarote creato da CĂ©sar Manrique e uno degli esempi piĂč chiari di armonia tra arte e natura. Lâartista utilizzĂČ parte dellâinterno del tunnel vulcanico per creare un auditorium naturale di straordinaria bellezza. Accanto troviamo un giardino di palmeti con un lago artificiale e il museo della âCasa dei Vulcaniâ, uno dei centri di ricerca piĂč importanti del mondo.
Fondazione CĂ©sar Manrique, Lanzarote: Quando lâartista decise di stabilirsi a Lanzarote, costruĂŹ la sua casa, conosciuta come Taro de TahĂche, in uno spazio naturale, sfruttando le cinque bolle vulcaniche che si trovavano sopra una colata di lava. Oggi Ăš la sede della Fondazione CĂ©sar Manrique e del museo Manrique Lanzarote. La casa di Manrique a Lanzarote ospiterĂ fino al 26 aprile 2020, in ricordo del centenario della sua nascita, eventi, conferenze e presentazioni del grande uomo che trasformĂČ lâisola in unâopera dâarte.
Giardino di cactus: Vero e proprio parco di cactus creato da CĂ©sar Manrique a Lanzarote a forma di anfiteatro, Ăš situato nel piccolo paese di Guatiza e ospita cactus provenienti da ogni parte del mondo su una superficie di cinquemila metri. Il mulino a vento spicca sulla pietra nera ed Ăš uno dei migliori posti da visitare a Lanzarote per ammirare il panorama del giardino, completamente integrato nel paesaggio dellâisola.
Belvedere del RĂo: Situato in cima a una rupe torreggiante, lâartista ha integrato nel paesaggio unâopera innovativa, mimetizzandola grazie allâuso della roccia vulcanica circostante. Offre una spettacolare vista panoramica dellâarcipelago Chinijo e dispone anche di un ristorante con diverse terrazze e ampie vetrate. Senza dubbio, una delle cose da non perdere a Lanzarote grazie alle profonde sensazioni di vastitĂ e libertĂ di cui si puĂČ godere sul belvedere.
Las Montañas de Fuego: Per permettere ai visitatori di conoscere lâhabitat che si trova nel Parco Nazionale di Timanfaya e senza influenzare negativamente lâambiente, CĂ©sar Manrique, Lanzarote, ha creato un percorso tra i vulcani sulle Montañas del Fuego. Ă stato anche costruito il ristorante El Diablo, in cui Ăš possibile degustare la cucina artigianale canaria, imperdibile durante un viaggio a Lanzarote.
Sculture al vento: Sono strutture mobili di ferro, composte da cerchi, piramidi e altre figure geometriche, che si muovono grazie al vento. Sono ispirate ai mulini a vento che un tempo abbondavano sullâisola prima di cominciare a scomparire.
Casa museo del Campesino: Progettata da CĂ©sar Manrique a Lanzarote Ăš ispirata allâarchitettura tipica dellâisola e alle sue pareti bianche e brillanti. Spicca su tutto il Monumento alla FeconditĂ , di 15 metri di altezza. Allâinterno del museo, invece, il visitatore scoprirĂ i segreti dellâartigianato locale, le tradizioni e lo stile di vita degli agricoltori dellâisola.