Viaggio alle origini della storia delle Isole Canarie: l'eredità dei guanches

Vacanze canarie alla scoperta della storia delle Isole Canarie. Gli antichi abitanti delle Isole Fortunate: i guanches e il loro patrimonio culturale

Vacanze canarie nei luoghi leggendari e le grotte degli antichi abitanti
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La storia delle Isole Canarie è avvolta ancora oggi dal mistero, luogo di miti e leggende che convivono con la realtà tangibile e documentata delle sette perle dell’Oceano Atlantico. Terre mitiche collocate al di là delle Colonne d’Ercole, per Plinio il Vecchio e Tolomeo erano le Isole Fortunate dal clima dolce e una vegetazione lussureggiante; per alcuni storici dell’antichità è ciò che resta dell’antico e perduto continente di Atlantide, situato oltre lo Stretto di Gibilterra e sprofondato sul fondo dell’oceano nel giro di una notte; per altri era Il Giardino delle Esperidi, luogo leggendario della mitologia greca dove cresceva l’albero dalle mele d’oro.

Poi c’è l’enigma dei guanches, il “pueblo mágico”, gli antichi abitanti delle Canarie considerati da alcuni i discendenti diretti dei superstiti di Atlantide. La loro connotazione genetica li fa avvicinare alle popolazioni berbere del Maghreb; il 50% infatti del loro DNA è indiscutibilmente africano, eppure avevano la pelle chiara, i capelli rossastri e una statura elevata, caratteristiche più tipiche delle latitudini nordiche che africane! I guanches conoscevano l’agricoltura e l’allevamento, ma non sapevano navigare e non costruivano né usavano utensili. Vivevano in grotte o semplici capanne, mummificavano i loro morti e veneravano un Dio-Sole, ma anche una divinità femminile; avevano sacerdoti del culto, ma anche sacerdotesse. Una civiltà che conduceva un’esistenza totalmente pacifica, interrotta bruscamente dai Conquistadores spagnoli nel XVI secolo, che in poco tempo li sconfisse annientando completamente la loro cultura. Eppure, la loro memoria è ancora viva e non poche sono le vestigia che hanno lasciato dietro di sé. Un viaggio alle Canarie in estate o una visita in occasione del Día de Canarias potrebbe essere un’opportunità unica per saperne di più sull’enigmatica storia delle isole Canarie e della sua popolazione nativa.

Boschi incantati, grotte leggendarie e vulcani sacri delle Isole Fortunate

Tenerife: vacanze canarie sulle orme dei guanches

Conosciuta soprattutto per le sue spiagge, i boschi di laurisilva e le città coloniali, e tappa fondamentale in un tour delle Isole Canarie, Tenerife conserva anche un’importante testimonianza del suo passato aborigeno. Il Teide era considerato dai guanches un luogo di culto e dimora del temibile demonio Guayota. All’interno sono stati trovati vasi e anfore che oggi si possono vedere nel Museo della Natura e dell'Archeologia insieme alle mummie dei guanches, considerate il vestigio più importante della loro cultura.

Gran Canaria: un itinerario archeologico nella storia delle isole Canarie

Con i suoi 60 km di spiagge e i bellissimi paesaggi naturali, l’isola Gran Canaria è la meta ideale per chi desidera saperne di più sulla storia delle isole Canarie. Nella zona settentrionale, infatti, si trova il Cenobio de Valerón, un enorme granaio collettivo costituito da 300 silos scavati nella roccia che gli antichi canari adibirono a magazzino di cereali, e l'antico capoluogo aborigeno, Gáldar, che ospita il giacimento archeologico della Grotta Dipinta, con meravigliosi esempi di pittura rupestre. È tappa d’obbligo anche la Casa di Colombo che ospita il museo della scoperta dell’America e il Museo Canario, con la sua collezione di mummie e scheletri di aborigeni, tra le più fotografate. Nella parte meridionale di Gran Canaria, invece, circondato dal dirupo di Fataga in pieno Parco Naturale di Ayagaures, si trova il parco tematico Mundo Aborigen, per scoprire come si svolgeva la vita aborigena.

Visita Betancuria, sull'isola di Fuerteventura, capitale storica delle Canarie

Fuerteventura: la montagna magica da scoprire in una delle Isole Fortunate più belle

Un soggiorno alle Canarie nell’isola di Fuerteventura per scoprire qualche curiosità sulla storia delle isole Canarie non può non comprendere una visita alla montagna di Tindaya. Considerata sacra dagli antichi abitanti, gli venivano attribuiti poteri magici come dimostrano le oltre 300 incisioni a forma di piede che vi sono state trovate. Merita una visita anche.

Betancuria, capitale storica delle Canarie fondata da Jean de Bethencourt e uno dei più importanti punti di riferimento coloniale nella storia delle isole Canarie.

Lanzarote: l’isola del fuoco dove trascorrere le vacanze canarie

È chiamata l’Isola dei vulcani e la Terra del fuoco, con il celebre Parco Nazionale di Timanfaya che trascina in un paesaggio desolato e lunare, con la sua terra rossa e nera incontaminata che né l’uomo né la vegetazione o il clima hanno avuto il tempo di alterare. Tutto è affascinante e misterioso in questa che è una delle migliori isole delle Canarie che offre al visitatore la possibilità di viaggiare nella preistoria, tra il caos naturale, le sorprese della flora e il silenzio delle coste ancora solitarie.

Le vestigia dei guanches, una memoria ancora viva nelle Isole Canarie

La Palma: vacanze canarie tra bellezza, natura e mistero

La Palma custodisce una natura esuberante e pini monumentali che popolano il Parco Nazionale della Caldera di Taburiente, Riserva della Biosfera dell'Unesco, dove ammirare la sacra presenza de Roque Idafe, una torre rocciosa che gli antichi abitanti consideravano l'asse del mondo. Per l’osservazione delle stelle, imprescindibile il Roque de los Muchachos che raffigura pitture e incisioni rupestri considerate sacre. Per gli appassionati della storia delle isole Canarie il Parco archeologico Cuevas de Belmaco custodisce i primi graffiti scoperti alle Canarie in dieci grotte naturali e una zona di incisioni rupestri.

La Gomera e El Hierro: le isole fortunate più magiche

Ancora un tuffo nella storia delle isole Canarie visitando il Museo Archeologico di La Gomera dove si potranno scoprire tutti i segreti degli aborigeni canari e il misticismo delle incisioni rupestri. A El Hierro il cielo limpido privo di contaminazione luminosa permetterà di osservare le stesse stelle che le società native dell’arcipelago collegavano ai punti terrestri e a cui erano legate le loro credenze religiose.

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